por Mario Perniola para La Repubblica*
L’articolo di Giorgio Agamben "Se la feroce religione del denaro divora il futuro" (La Repubblica, 16 febbraio 2012) ha il merito di mostrare come perfino l’interesse economico, che dovrebbe essere l’ambito per eccellenza della razionalità e del calcolo, possa dar luogo ad un fanatismo e ad un accecamento, nei quali va perduto il senso della vita. Tuttavia l’articolo si presta ad un equivoco piuttosto pericoloso in un’epoca come la nostra in cui è più che mai opportuno stare dalla parte della ragione. Infatti, Agamben confonde la fiducia con la fede, corrispondono due verbi del greco antico che, pur provenendo dalla stessa radice, hanno assunto significati molto differenti. La fiducia è connessa al verbo peítho, che nella forma passiva e media vuol dire “fidarsi di una persona o di una cosa”; la fede, che è credenza dogmatica, corrisponde al verbo pisteúo, da cui appunto pístis. La fiducia significa essere e restare in uno stato di sicurezza e di calma, qualsiasi cosa succeda: non si tratta di convincere o imporre agli altri il proprio punto di vista o addirittura la condivisione di qualche “valore”. L’accento è posto sulla condizione di sicurezza del “giusto” che, secondo la Bibbia, riposa sulla sua illimitata fiducia in Jahvé. Una cosa completamente diversa è la pístis che è legata al proselitismo e quindi sollecita un’esplicita adesione a una determinata dottrina o religione. Perciò la nozione di fede urta la sensibilità di chi è allergico ai dogmi e alle prediche: essa implica un’intimazione a credere alcunché e a comportarsi in un certo modo. Essa apre la strada all’intolleranza o perlomeno a un sentire esaltato di cui non abbiamo per niente bisogno nel campo etico-politico; lasciamolo alla letteratura e alle arti.
* Pubblicata su La Repubblica, Sabato 18 febbraio 2012.
Las tres gracias
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Mientras preparo un taller sobre el paso (siguiendo algunos motivos) de los
cuentos tradicionales, desde las lejanas cortes europeas a los libros que
hay...
Hace 2 semanas.
1 comentario:
A razón del capitalismo, partes de guerra, etc, te recomiendo este video que tiene momentos brillantes: http://www.youtube.com/watch?v=GXGmGeRUnnY&sns=fb
Saludos.
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